Il 4 luglio 1980, in una giornata calda nella quale molti cittadini ancora bloccati nella città usufruivano del refrigerio nell’area balneare del Lido, una quindicina di donne Trans accedettero alla struttura e si raggrupparono in presidio iniziando ad attirare l’attenzione. Dopo poco si tolsero il reggiseno del costume: il topless era vietato dal regolamento della piscina comunale, ma poiché lo Stato non le riconosceva come donne, non c’era motivo per cui non potessero indossare solo gli slip, come gli uomini.
Venne loro intimato di rivestirsi, ma esse non ubbidirono, mantenendo il presidio per un’ora. Con l’intervento della polizia furono condotte in commissariato e denunciate per oltraggio alla pubblica decenza.
Le donne avevano voluto attirare l’attenzione sui loro problemi quotidiani di discriminazione: lavoro, prostituzione come unica possibilità di sopravvivenza, diffamazione, derisione, ripudio dalle famiglie. Questa fu in assoluto la prima protesta messa in atto in Italia da persone Trans*.
Il Corriere della Sera riporta la notizia nel 1980 (5 luglio 1980, pp. 5-12): “Uno show transessuale in piscina con fuori programma della polizia”, tuttavia altre fonti sostengano che il fatto avvenne nel 1979.